L’ultima nostra Traversata dello Stretto è stata completata la mattina del 18 settembre 2022, verso le 10 del mattino. Ci siamo “svegliati” all’alba ma in molti hanno passato la notte insonni per l’adrenalina di quello che avremmo fatto l’indomani.
Riposati o meno, siamo partiti per la Punta di Torre Faro alle 7 del mattino, alle 8 eravamo già pronti a partire.
C’eravamo solo noi sulla spiaggia, aspettando il via libera della Capitaneria di Porto.
L’acqua aveva assorbito tutta la frescura della notte ed il Sole, basso sull’orizzonte, non l’aveva ancora riscaldata bene. Il mare era piatto nonostante le correnti che solcano lo Stretto con la precisione delle maree e dei cicli lunari. Una leggera brezza soffiava sui visi tesi di tutto il gruppo. Le onde interrompevano il silenzio nel loro ciclico movimento.
Quand’é arrivato il via libera siamo partiti a gruppi di 3, i più lenti per primi, i più veloci per ultimi. Ogni gruppo aveva una sua barca da seguire per tutta la durata della Traversata, sia per la sicurezza che per nuotare con una traiettoria definita.
Arrivato il nostro momento ci siamo fatti coraggio, abbiamo raggiunto la nostra barca ed abbiamo iniziato questo viaggio, collettivo e condiviso ma allo stesso tempo introspettivo e personale. Nuotare obbliga a staccare da tutto il mondo “terrestre” e restare per un po’ da soli con la propria mente.
Dopo poche bracciate non si vedeva più il fondale, solo un intenso blu, attraversato dai raggi del Sole che scendevano fino a perdersi nella profondità. Lo stupore e l’adrenalina davano maggiore foga alla nuotata. La concentrazione, la tecnica e l’esperienza frenavano gli entusiasmi per regolarizzare la bracciata e la respirazione.
Sintonizzati sul ritmo giusto, la difficoltà maggiore era non nuotare troppo addosso gli uni agli altri, in quanto nuotando a stile libero in mare non si hanno punti di riferimento. Ogni tanto nuotavamo a rana, così da alzare la testa per comunicare e capire dov’eravamo.
Gli ultimi metri per alcuni sono stati i più pesanti, per altri i più belli. Vedendo il fondale che si avvicinava, bracciata dopo bracciata, già si pregustava l’idea di aver compiuto l’impresa e la felicità faceva nuotare gli ultimi metri col sorriso.
Siamo arrivati tutti in Calabria, dai più veloci ed allenati ai più lenti ed insicuri. In spiaggia ci siamo ritrovati per congratularci e festeggiare insieme. Il rientro in barca verso Messina è stato piacevolissimo. Arrivati verso le 11 sono iniziati i festeggiamenti.